Devi fare un bonifico a tuo figlio e non sai cosa scrivere nella causale? Facciamo un po’ di chiarezza per evitare guai con banche e Fisco.
I bonifici bancari sono uno degli strumenti più utilizzati per trasferire denaro in modo sicuro e tracciabile. Questo metodo, utilizzabile sia per transazioni personali che commerciali, consente di inviare denaro direttamente da un conto corrente a un altro, a livello nazionale o internazionale.
Per effettuare un bonifico, sono necessari i dati del beneficiario, come il nome e il cognome, il codice IBAN e, in alcuni casi, il codice BIC/SWIFT per transazioni internazionali. Ma quando si tratta di inviare denaro ad un figlio, cosa bisogna scrivere per non sbagliare? Scopriamolo subito insieme.
Bonifico bancario ad un figlio: il modo corretto per una transazione sicura e priva di inconvenienti
I bonifici hanno diversi vantaggi, sono spesso usati perché sono sicuri, tracciabili e consentono di regolare transazioni in modo rapido ed efficiente. Ma è importante compilare correttamente tutti i campi, inclusa la causale, per evitare problemi o ritardi.
I bonifici bancari si usano davvero per moltissime transazioni.
- Pagamenti commerciali: per saldare fatture o pagare fornitori.
- Transazioni personali: trasferimenti di denaro tra amici o familiari.
- Acquisti di beni e servizi: dal pagamento della rata del mutuo a spese personali.
- Contributi e donazioni: ad esempio, per aiutare un familiare o per beneficenza.
Una delle voci da compilare per effettuare un bonifico è la “causale” che racchiude, in pratica, il motivo per cui stiamo trasferendo il denaro dal nostro conto a quello di un altro, che sia società o persona fisica. La causale è una parte fondamentale del bonifico bancario. Specificare il motivo del trasferimento, come “donazione”, “acquisto beni” o “saldo fattura”, è importantissimo per evitare complicazioni:
Una causale chiara e corretta aiuta a prevenire sospetti di operazioni non giustificate, che potrebbero attirare l’attenzione dell’Agenzia delle Entrate. Inoltre, le banche possono annullare o bloccare transazioni con causali ambigue o assenti.
Ad esempio, se si trasferisce denaro a un figlio per aiutarlo a pagare l’affitto, è opportuno specificare “sostegno economico per spese abitative”. Questa chiarezza tutela sia il mittente che il beneficiario.
Bonifici ai figli: qual è la causale giusta da usare per un bonifico bancario
Uno dei casi più comuni di utilizzo dei bonifici è il sostegno economico ai figli., è però importante distinguere tra un semplice trasferimento di denaro e una donazione vera e propria.
Per somme di importo contenuto, un bonifico con causale “sostegno economico” può essere sufficiente. Ma per importi importanti, come quelli destinati all’acquisto di un immobile, potrebbero essere necessari ulteriori accorgimenti. Quando si desidera aiutare un figlio nell’acquisto di una casa, il bonifico bancario può essere una soluzione pratica. In questo caso, è essenziale indicare come causale “donazione per acquisto immobile”.
È bene sapere che:
- Donazioni di modico valore: non richiedono formalità particolari e possono essere fatte tramite bonifico.
- Donazioni di valore rilevante: secondo l’articolo 782 del codice civile, sono valide solo se effettuate con atto pubblico davanti a un notaio e due testimoni.
- Tassazione: le donazioni verso i figli sono esenti da tassazione fino a un milione di euro. Per importi superiori, si applica un’aliquota del 4%.
I bonifici bancari sono strumenti indispensabili per gestire pagamenti e trasferimenti in modo sicuro e trasparente. Che si tratti di supportare un familiare, acquistare una casa o regolare un conto, la chiarezza nella compilazione, in particolare della causale, è fondamentale.
Prima di effettuare transazioni rilevanti, è consigliabile consultare un esperto o un notaio per garantire il rispetto delle leggi e prevenire eventuali problematiche legali o fiscali. Inoltre, sai che in alcuni casi la banca può chiudere il tuo conto? Ne abbiamo parlato in questo articolo.