Bollette sempre più alte e difficoltà ad arrivare a fine mese? Potrebbe dipendere da un elemento che usi ogni giorno senza accorgertene. Ecco cosa fare per risparmiare.
Arrivare a fine mese è una sfida quotidiana per molte famiglie italiane. Tra il costo della spesa al supermercato che sembra crescere di settimana in settimana e le bollette sempre più alte, il bilancio familiare è sotto pressione come mai prima d’ora.
Non sono pochi quelli che, davanti all’ennesima bolletta salata, si chiedono dove stia il problema e, soprattutto, come porvi rimedio. Ma a volte la risposta è nascosta proprio davanti a noi, o meglio, nelle mura delle nostre case.
I trucchetti che aiutano a risparmiare sulla bolletta
Quando la situazione diventa insostenibile, si cerca spesso di correre ai ripari con piccole strategie. Spegnere le luci nelle stanze vuote, staccare gli elettrodomestici inutilizzati e programmare il riscaldamento solo per alcune ore della giornata sono abitudini ormai consolidate. Alcuni scelgono persino di abbassare la temperatura dei termosifoni indossando un maglione in più.
Un’altra abitudine diffusa è quella di sostituire le lampadine tradizionali con modelli LED a basso consumo, o di scegliere elettrodomestici con una classe energetica più elevata. Eppure, nonostante tutti questi accorgimenti, ci sono bollette che continuano a lievitare senza una spiegazione apparente.
Spesso ci si concentra sui dettagli senza considerare che il problema potrebbe essere di portata più grande e riguardare proprio il sistema di riscaldamento.
I termosifoni: il vero colpevole delle bollette alte
Ci sono casi in cui, anche applicando tutti i trucchi per il risparmio, la bolletta continua a essere un peso insostenibile. In molti non sanno che i termosifoni non più performanti possono essere una delle cause principali di un consumo energetico elevato.
Un termosifone vecchio, sporco o danneggiato può perdere efficienza, richiedendo più energia per riscaldare gli ambienti. Il risultato? Un consumo maggiore di gas o elettricità, che si riflette direttamente sulla bolletta.
Inoltre, termosifoni ormai datati spesso non distribuiscono il calore in modo uniforme. Questo obbliga a mantenere il riscaldamento acceso più a lungo o a temperature più alte, con un ulteriore aggravio economico. Anche un impianto ben curato, se troppo vecchio, potrebbe non reggere il confronto con le nuove tecnologie più efficienti e rispettose dell’ambiente.
Cambiare i termosifoni può sembrare un investimento oneroso, ma a lungo termine si traduce in un notevole risparmio.
Quanto costa cambiare i termosifoni in casa
La sostituzione dei termosifoni è una spesa che spesso si tende a rimandare. I costi, però, variano a seconda del tipo di modello scelto e del numero di termosifoni presenti nell’abitazione. Possono andare dagli 800€ ai 1200€ per 4 radiatori.
I modelli più moderni, come quelli in acciaio o in alluminio, hanno un’efficienza termica molto più alta rispetto a quelli in ghisa. Il costo di un singolo termosifone può partire da qualche centinaio di euro e salire per i modelli più avanzati. A ciò si aggiunge il costo della manodopera per l’installazione, che può variare in base alla complessità del lavoro e alla necessità di adattamenti all’impianto esistente.
Ci sono però buone notizie per chi decide di intraprendere questa spesa. Grazie agli incentivi fiscali, come l’Ecobonus, è possibile ottenere una detrazione sulle spese sostenute per migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione. Questo permette di abbattere i costi e, nel lungo termine, di risparmiare anche sulle bollette.
La sostituzione dei termosifoni non è solo una questione di risparmio economico, ma anche di comfort abitativo e sostenibilità. Una casa ben riscaldata con un impianto efficiente contribuisce a ridurre l’impatto ambientale, oltre a garantire un clima domestico più piacevole.